Questo Natale Regala una Bigotta

Se è vero che a Natale siamo tutti buoni… beh, è giunto il momento di dimostrarlo. Fra pensierini e doni di ogni tipo, perché non acquistare una bambola? Ma non una qualsiasi bensì una Pigotta dell’Unicef, cioè una bambola di pezza che è speciale perché contribuisce a salvare la vita di un bambino. Grazie ai contributi per la sua “adozione”, con un'offerta minima di 20 euro, infatti, l'Unicef gestisce dei programmi salvavita in Africa centrale e occidentale distribuendo vaccini, vitamina A, kit ostetrici per parti sicuri, antibiotici e zanzariere antimalaria. Inoltre, queste bamboline hanno qualcosa in più delle altre: sono davvero uniche, in quanto realizzate a mano da nonni, genitori, bambini, a casa, a scuola, presso associazioni e centri anziani di tutta Italia, e conseguentemente tutte diverse. Ogni Pigotta apre un cerchio di solidarietà che unisce chi l’ha realizzata, chi l’ha adottata e il bambino che sarà inserito nel programma di lotta alla mortalità infantile denominato "strategia accelerata per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’infanzia".
La Pigotta, bambola ufficiale dell’Unicef Italia dal 1999, è stata creata da Jo Garceau undici anni prima: “Mi sono tornate in mente le bambole di pezza che mia nonna confezionava per me e le mie sorelle. Ho pensato che sarebbe stato bello ricreare quello spirito di compartecipazione, di amore e di gioia che coinvolgeva diverse generazioni. A questi elementi ho aggiunto il valore della solidarietà creando bambole di pezza che potevano essere adottate. E così sono nate le Pigotte". Oltre ad acquistarle, come si accennava, è possibile confezionarle: sono sufficienti semplici materie prime (tessuto di cotone o maglina in tinta unita (bianca, rosa, marrone - i colori della pelle dei bambini di tutto il mondo), imbottitura, ovatta, kapok, stoffa colorata, pizzi, ricami e passamaneria, maglia ai ferri o uncinetto, lana colorata, rafia, colori o pennarelli per stoffa) e tanta fantasia. Sul sito dell’Unicef si può scaricare la sagoma della bambola da ricalcare sul tessuto scelto che successivamente sarà imbottito. Una volta completata questa fase, si passerà alla vestizione, scegliendo modelli e colori preferiti per realizzare gli abiti. E poi il tocco finale: creare l’espressione del viso con pennarelli, tempere o ricami. Una volta completata, la Pigotta dovrà essere portata al Comitato Unicef più vicino (anche questa informazioni è facilmente reperibile sul web).